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Togliere il vecchio controtelaio
PARTE 2

In questo caso il lavoro va pianificato con attenzione verificando bene l'aspetto murario.
Questo si traduce in una certa invasività dell'aspetto della rimozione del vecchio controtelaio, che comporta una serie di lavorazioni precauzionali.
Vediamo di affrontarle qui di seguito, in primis consideriamo il caso di smurare il controtelaio all'interno di un edificio storico del 1700-1800.
In questo caso è probabile che nel momento in cui si inizia a smurare si danneggi la parte di tamponatura esterna che potrebbe essere una cornice o un fregio.
Considerando che il sistema costruttivo di quell'epoca è in sbozzi di tufo e ricorsi di mattoni, la struttura degli intonaci risulterà molto fragile.
Ai primi colpi di mazzetta e scalpello, anche eseguiti con cautela, gli angoli e le parti vicine a queste demolizioni si potrebbero staccare andando a cadere rovinosamente...magari in strada.
Il vecchio controtelaio è composta da una cornice lignea ancorata al muro da delle zanche inserite più o meno profondamente nella tamponatura.
Quindi le operazioni si smuramento iniziano con il tagliare via, spesso con una sega a mano (a volte con frollino), una porzione di telaio. Poi con una specie di ferro uncinato si fa leva allinterno del telaio ligneo per smurarlo e toglierlo dall'imbotto.
Rimangono quindi le zanche ancorate all'interno, queste poi verranno tolte o addirittura tagliate.
E' chiaro che le operazioni di smuratura possono, nel caso di edifici storici, compromettere l'integrità del manufatto.
Verranno poi rifatti gli intonaci e una volta raddrizzato il vano finestra si potrà inserire il nuovo, questo non solo comporterà una maggiore invasività delle lavorazioni, ma anche maggiore tempo e costi.
Così facendo si potrà però riacquistare la luce del vano finestra come era originariamente senza sacrificare centimetri o spazio della soglia, avvolgibili ecc...
